I Tarocchi delle Fate
…Spazi, dove le cose invisibili si svelano all’improvviso, dove il tempo è infinitamente possibile, dove non esistono limiti alla meraviglia e allo stupore. Universi che esistono al di là dei nostri normali sensi, oltre il tutto … Sono i luoghi dell’incanto e dell’ispirazione, i mondi fantastici dove ancora vivono gnomi, folletti e fate … Mondi paralleli senza nome, chiamati semplicemente Mondi di Mezzo. Una leggenda racconta di una città sommersa in uno dei numerosi laghi del Galles, alcuni hanno visto torri e spalti merlati sotto la superficie dell’acqua e hanno udito rintocchi di campana. Pare che la città si abitata dalle Fate che regnano sulle acque; bellissime Fanciulle del Lago che a volte possono sposare un mortale.
Un tempo, tutti i primi dell’anno, in riva a un lago del Galles, si apriva una porticina su una roccia.
Era il passaggio segreto per arrivare a un’isoletta in mezzo al lago. Qui vi era un giardino abitato dalle Fate che, ai visitatori, rivelavano i loro meravigliosi segreti e li invitavano a rimanere, guai però ad asportare qualsiasi cosa dall’isola. Quello era il mondo incantato delle Fate. Un giorno un ospite del giardino magico si mise in tasca un fiore che gli era stato offerto. Ma, appena l’uomo appoggiò di nuovo piede nella terra “sconsacrata” il fiore svanì e lui cadde svenuto.
E da quel giorno la porta è rimasta saldamente chiusa. Da sempre si narra che le fate possano prendere diverse forme, a seconda del luogo e del momento ma non solo, anche a seconda di chi sta loro innanzi. La materia di cui sono fatte è così sensibile e fluida da poter essere plasmata in qualsiasi forma, anche dal pensiero e dal sentimento umano, quindi esse possono assumere un aspetto o l’altro a seconda del preconcetto di chi le sta pensando; se sono immaginate bellissime ed eteree così esse diventano e, viceversa, se l’idea che si ha del loro essere è paurosa esse diventano terrificanti e spaventose. Nella realtà, esse sono splendide sfere di luce pulsante di vari colori che vanno dal bianco, all’azzurro al violetto con sfumature d’oro e d’argento. Le fate sono emanazioni della forza della natura, a essa legate, proprio per questo motivo i tipi di fate sono diversi e dipendono dall’elemento da cui traggono origine. A seconda della tipologia avremmo dunque: Fate delle aria, dell’acqua, della terra e del fuoco.
I tarocchi posso essere intesi come specchi lucidi e limpidi che, talvolta, non rimandano soltanto le immagini che in essi si riflettono, ma permettono che, per loro tramite, si possano intuire le potenzialità inespresse e le infinite potenzialità del nostro universo. E’ la magia dei tarocchi: una porta verso il possibile, un’intuizione di quanto deve avvenire …
In questo mazzo di tarocchi gli archetipi tradizionali si mescolano al mondo delle fate: si a che si creda alla loro esistenza, sia che la si neghi, magari sognandola, le Fate ci parlano attraverso i simboli della fantasia dell’infinita potenzialità del cosmo nonchè della nostra realtà. Realtà che è caratterizzata dalla costante, umana, preoccupazione dell’avere, che invece non appartiene minimamente alle Fate, che privilegiano l’Essere. Le fate, infatti, sono ciò che appaiono.
Gioia, tristezza, dolore, saggezza, felicità … si riflettono nei loro corpi, nei loro abiti, persino nella loro postura. Ognuna di esse si comporta come se fosse lo specchio di uno stato d’animo, di un punto di vista, nonché di un modo di essere, andando oltre l’immagine che nasce da quanto la circonda. Ed è questa la chiave interpretativa di questo splendido mazzo di tarocchi: osservando ogni Fata noi guardiamo noi stessi “oltre lo specchio dell’apparenza”.
In questo mazzo di Tarocchi sono racchiusi Sogno, Gioia e Magia.
IL SOGNO. Nell’avvicinarsi alle carte è importante la capacità di astrarsi. Sognare vuol dire abbandonare il corpo e porsi in un’ottica diversa, meno “letterale”, meno razionale, ma sincera, che accede direttamente al nostro inconscio. Questo apparente distacco dalla realtà è il primo requisito per poter spingere oltre lo sguardo. Un buon cartomante lascia scorrere i propri pensieri e guida lo spirito del consultante, in questa dimensione atemporale scevra degli affanni quotidiani, ed in esso trova le risposte che cerca …
La gioia
LA GIOIA. I tarocchi delle Fate non sono carte che rifuggono gli aspetti oscuri dell’esistenza. Conoscono il dolore, la sofferenza, i sensi di colpa, la solitudine, la rabbia e la vergogna, così come li conosce e li vive ogni essere umano. Consultando le carte si affronteranno situazioni difficili e negative, confrontandosi così con la sofferenza. Tuttavia malgrado le Fate non rifuggano gli aspetti negativi, esse non ne sono comunque travolte o soggiogate. La gioia deve trasparire dalle carte, dai pensieri, dagli atteggiamenti, Così può prendere forma la speranza, la fiducia, il coraggio di lottare e la simpatia. Durante la lettura lo spirito deve essere concentrato, ma leggero; inflessibile, eppure sorridente e benigno, per aprire l’anima alla positività. Attraverso questi tarocchi occorre saper risvegliare la gioia che è in ciascuno di noi, per richiamare su ciascuno dei 2consultanti” energie positive.
La magia
LA MAGIA. Le fate sono magiche. La definizione di magia dipende da quanto ciascuno di noi sente o crede in merito. In quest’ambito voglio immaginare la magia come la possibilità di fare cose che non appaiono possibili, o trasformare dentro di noi pensieri negativi in energia positiva, che rende possibile il capovolgimento o la trasformazione di situazioni da dolorose a serene. La magia è la capacità di ribaltare gli schemi, di cambiare le cose, di ribaltare le situazioni, di “volare” con la fantasia e con l’animo. Nel mondo delle fate volere è essere; essere è fare. Una grande forza che deve essere presente mentre si leggono le carte così da poterla trasmettere. Bisogna possedere la gioia di vivere e la fede nel divino, per rendere possibile trovare la strada della verità.